IMPIANTO SOLARE SUL CAMPER: COS'È E COME FUNZIONA

6 commenti
Si possono caricare le batterie del camper usando l'energia del sole.
Guida impianto solare camper

Per farlo servono 2 elementi: PANNELLO e REGOLATORE DI CARICA,(a cui si possono aggiungere altri accessori).

Molto utile per chi fa soprattutto SOSTA LIBERA, senza quindi attaccarsi alla 220V, ma anche per il rimessaggio prolungato del camper. Coi giusti accessori, avremo sempre il mezzo con le batterie cariche!

In questa guida vediamo come è fatto e come funziona, diamo consigli su quale pannello solare e regolatore scegliere, spieghiamo come assemblare tutto nel modo giusto (con tanto di schema elettrico!). 


PANNELLO SOLARE

Cominciamo dal primo accessorio necessario, il più visibile e ingombrante: il pannello solare fotovoltaico. 

COS'È & COME È FATTO

Un pannello solare trasforma l'energia termica del sole in elettricità tramite EFFETTO FOTOVOLTAICO.

La sua base è la cella. In superficie ha una griglia di materiale conduttore che canalizza gli elettroni; è poi cablata alle altre con nastri metallici: si creano circuiti di serie e paralleli lungo tutto il pannello.

Le celle cablate fra loro vengono appoggiate su una superficie di supporto fatta di materiale isolante con scarsa dilatazione termica. Il tutto viene rivestito da uno strato di EVA (acetato di vinile) rinforzato da nastrini metallici, sia sopra che sotto.

Il fondo del pannello può essere fatto in vetro temperato o Tedlar (un materiale polimerico), mentre la copertura anteriore è necessariamente in vetro temperato trasparente (di solito 4mm).

Tutti gli strati sono uniti permanentemente tra loro da un laminatore apposito in un processo di pressofusione a 145°C per 10 minuti.

Gli strati di EVA fungono da collante e da sigillante per i cablaggi. Il bordo viene rinforzato con una cornice in alluminio, utile anche per il fissaggio. Sul retro c'è una morsettiera stagna da cui partono i cavi positivo e negativo.

Dovrebbe essere presente anche il datasheet del pannello, cioè la scheda tecnica che raccoglie tutti i dati del pannello solare, tra cui quelli di cui parleremo più avanti.

composizione pannello solare


TIPI DI PANNELLI SOLARI

 tipi pannelli solari camper


Sui camper si usano principalmente 2 tipi di pannelli solari: MONOCRISTALLINO e POLICRISTALLINO, a cui di recente si aggiungono i CIGS (o amorfi). Cosa cambia tra uno e l'altro?

I pannelli monocristallini sono fatti da cristalli di silicio orientati tutti nella stessa direzione. Le celle sono quadrate, coi bordi smussati e di colore blu scuro, quasi nero.

La produzione di energia è maggiore con la luce perpendicolare. Sono i più efficienti: hanno bisogno di una superficie minore rispetto agli altri tipi per generare lo stesso quantitativo di energia.

I pannelli policristallini sono fatti di celle di colore blu cangiante con cristalli di silicio orientati in modo casuale. Hanno un'efficienza inferiore se colpite perpendicolarmente dai raggi del sole ma riescono a sfruttare meglio la luce del sole durante l’arco della giornata.

Le differenze principali riguardano il grado di purezza del silicio delle celle e la dipendenza dalla temperatura. I monocristallini rendono meglio alle basse temperature e con minor luce solare. Al contrario, i moduli policristallini producono di più alle alte temperature.

Esistono infine anche i pannelli amorfi (CIGS), anche se sono meno usati. Sono fatti da uno strato flessibile su cui è applicato uno strato di silicio di millesimi di millimetro, quindi nessuna cella. Hanno una colorazione omogenea e scura.

Hanno una resa inferiore rispetto agli altri tipi di pannello. Inoltre sono meno robusti: temono urti e intemperie. Per tamponare questo problema, è stata introdotta la tecnologia G-Wire che permette di scaricare l'energia prodotta da una cella anche parzialmente danneggiata a quella successiva, senza disperderla. Inoltre producono energia anche in parziale ombreggiamento.

Questi pannelli offrono innegabili vantaggi, a partire dal risparmio di peso, e a volte sono l'unica soluzione per montare un impianto solare sul camper o van (ad esempio se si ha il tetto a soffietto in vetroresina).

Lo svantaggio è che incollati sul tetto non dissipano il calore correttamente  e aumentano quello della cellula. Per risolvere questo problema si frappongono solette in polionda da 5 o 10mm incollate.

Da qualche anno si sono infine diffusi i pannelli flessibili mono o policristallini. I prodotti di fascia più bassa hanno gli stessi problemi e necessitano degli stessi accorgimenti degli amorfi.

Montando invece i top di gamma, i SOLBIAN, non si ha nulla da invidiare ai pannelli con telaio classici delle migliori marche. Ovviamente i costi sono alti, ma parliamo del meglio in assoluto. 
Noi siamo rivenditori ufficiali: per info su modelli, disponibilità e costi non esitare a contattarci! 

CARATTERISTICHE DEL PANNELLO

 esempio datasheet pannello solare camper


Esistono in commercio migliaia di pannelli solari diversi, da quelli più economici a quelli più costosi. Le differenze di prezzo sono dovute a vari fattori, tra cui la qualità dei materiali usati ( a partire dal silicio).

Come si capisce se un pannello è di qualità oppure no?

Guardando il DATASHEET di cui parlavamo prima. In particolare, prestando attenzione a:

  • POTENZA IN WATT: più è alta, maggior energia produce il pannello. Ad ogni nuova generazione di pannelli, i W/mq aumentano.

  • INDICE DI RESA: il valore probabilmente più importante di tutti. Indica quanta percentuale dell'energia solare ricevuta dal pannello viene convertita effettivamente in energia.
    I monocristallini di buona qualità hanno tra il 20 e il 22% (massimo valore misurato 25% nel 2020), mentre i policristallini si fermano a 16-18%. Gli amorfi si attestano intorno al 15%.

  • TEMPERATURA MASSIMA (E MINIMA) DI LAVORO: indica le temperature ambientali minime e massime entro cui è garantito che il pannello funzioni. Più il range è ampio, meglio è. Teniamo anche presente le differente tra mono e poli dette prima.

  • VOLTAGGIO: fino a qualche anno fa, gli unici pannelli usabili sui camper erano quelli a 18V. Questo a causa del regolatore di carica, di cui parleremo più nel dettaglio più avanti.
    In generale, come conseguenza della seconda legge di Ohm, più il voltaggio di un pannello è alto, meno dispersione di corrente si ha lungo i cavi.

COME FISSARE IL PANNELLO AL TETTO

 fissare pannello solare camper


Nella maggior parte dei casi i pannelli solari si incollano sui tetti dei camper senza fare fori che potrebbero infiltrarsi. Si usano i SUPPORTI APPOSITI con il GIUSTO PRODOTTO.


incollare pannello solare camper


In questo modo, oltre ad essere certi di non perderlo per strada, teniamo il pannello staccato dal tetto di qualche cm, garantendogli la giusta ventilazione.

Tenendolo raffreddato aumenteremo la sua resa, evitando che possa smettere di generare corrente per surriscaldamento. Inoltre così non può trasmettere calore alla cellula.

Lo si può anche fissare al PORTAPACCHI con viti e bulloni, l'importante è tenerlo sollevato circa 3cm dal tetto del camper.

>


REGOLATORE DI CARICA

tipi regolatori carica camper

Il regolatore di carica riceve corrente a voltaggio variabile dal pannello solare e la stabilizza per essere accumulata nelle batterie.

Per fare questo, regola la corrente in uscita ad un dato voltaggio, e relativo amperaggio che dipendono dalla potenza erogata in quel  momento dal pannello e dallo stato di carica delle batterie.

Sui camper se ne usano 2 tipi diversi che si distinguono per il  principio di funzionamento.


PWM


regolatore solare pwm camper

Significa PULSE WIDTH MODULATION ed è il tipo più semplice, usato ed economico. In commercio da tantissimi anni, hanno un costo relativamente basso.

Il funzionamento è semplice: fa coincidere il voltaggio del pannello con quello delle batterie dissipando tutto l'eccesso sotto forma di calore.

Prendiamo un normale pannello che eroga 5A a 15V: il regolatore ne fa andare alla batteria sempre 5, ma a 12V. Per la legge di Ohm, vengono prodotti 75W dal pannello, ma solo 60W giungono effettivamente alla batteria mentre 15 se ne vanno in calore

Con questi regolatori si possono montare quindi solo pannelli solari che hanno un voltaggio massimo di 18V. In caso di più pannelli, si possono collegare solo in parallelo e non in serie.


MPPT


regolatore solare mppt camper



Significa MAXIMUM POWER POINT TRACKER ("inseguimento del punto di massima potenza") ed è un regolatore più evoluto, in commercio da meno anni. Ha una resa e un costo maggiori rispetto ai PWM.

In questo caso la differenza di voltaggio tra pannello e batterie viene rimodulato, non dissipato totalmente.

Prendendo l'esempio del caso precedente, 75W vengono prodotti e 75 ne vengono immagazzinati (all'incirca, nella realtà si ha sempre una minima dispersione).

Con questi regolatori si possono montare pannelli con voltaggi maggiori ai 18V, anche usare moduli fotovoltaici "da casa" a 60V.
Ricordiamo che più alto è il voltaggio, minori saranno gli ampere circolanti a parità di potenza.

Per questo, in caso di 2 o più pannelli, è meglio montarli in serie piuttosto che in parallelo. I pannelli in ogni caso devono essere uguali, altrimenti si vanno a creare dei problemi come il pilotaggio di uno rispetto all'altro.


SCEGLIERE IL REGOLATORE

Viste le differenze, guardiano ora cosa valutare nella scelta del regolatore di carica migliore per noi:

  • TIPO: PWM o MPPT? Gli MPPT rendono di più, ma hanno un costo maggiore e sono più grossi a parità di potenza.
    Se vogliamo realizzare un impianto di una certa potenza, dai 200W a salire, consiglio di utilizzare questo tipo di regolatore.
    Se invece il nostro obiettivo è avere un impianto che tenga cariche le batterie del camper quando è in rimessaggio (o che carica una sola batteria da 100Ah AGM) un regolatore PWM è più che sufficiente.

  • POTENZA: indicata in A, spesso già nel nome del prodotto, indica il valore massimo di corrente a 12V che il regolatore è in grado di gestire.
    Un 10A potrà gestire un pannello da 120W (12V x 10A), un 20A uno da 240W e così via (ovviamente sempre a grandi linee, nella realtà bisognerebbe moltiplicare per il valore di piena carica delle batterie, ad esempio 13.3V per le litio).

  • FUNZIONI EXTRA: alcuni modelli hanno optional come prese USB integrate, uscita a 12V alimentata direttamente da solare (funziona anche senza batteria), uscita per 2 batterie di servizio o 1 per la batteria motore (funzione parallelatore).
Collegando pannelli con potenza totale maggiore non succede nulla: parte dell'energia non passa dai pannelli al regolatore andando persa.

>


CALCOLARE LA RESA DI UN IMPIANTO SOLARE


calcolo resa impianto solare camper


È impossibile calcolare con esattezza quanto produrrà un impianto solare, sono troppe le variabili in gioco.

Si può solo calcolare una resa teorica con pochi semplici calcoli. Rimane però un calcolo approssimativo, riferito al caso generico di un camper con pannello piano sul tetto, esposto al sole in una giornata senza nuvole, alla latitudine di 45°.

Vediamo quali sono i passi da seguire: 
  1. WATT PANNELLO ALL'80% : essendo piano sul tetto, non raggiungerà mai la resa massima che si ha quando l'incidenza dei raggi solari è perpendicolare. Nelle case ad esempio hanno un' inclinazione compresa tra 22.5% e 45% a seconda della latitudine, inoltre sono sempre sul lato maggiormente solivo. Tutto questo viene semplificato riducendo il valore in W dichiarato dal pannello del 20%.

  2. MOLTIPLICHIAMO X 4 D'ESTATE, X 2 D'INVERNO: il sole durante la giornata si sposta, e quindi il pannello non avrà sempre la stessa resa. Per questo il valore ottenuto al punto precedente si moltiplica x4 d'estate, e per 2 d'inverno.

  3. I regolatori MPPT in media aumentano del 20-25% questi valori per i motivi visti prima 

Ora abbiamo un'idea di quanta energia può produrre il nostro impianto solare in una giornata. Questi numeri tuttavia possono differire dalla vostra realtà: il tipo e la qualità di pannello e regolatore influiscono sicuramente. Ci sono poi altri fattori da tenere in considerazione:

    1. BATTERIE se ho batterie poco capienti, i pannelli non renderanno al 100% delle loro possibilità tutto il giorno. Anche il tipo di batteria conta: una litio prende tutto quello che può dal pannello fino a quasi il 100% della sua carica, mentre gli accumulatori al piombo già all'80% comincia ad immagazzinare meno ampere (per effetto tampone). In generale non accettano più del 15-20% del loro valore nominale in A come ricarica.

    2. LATITUDINE la resa di un pannello a Caponord sarà differente dalla resa all'Equatore perchè il sole ha un'altra inclinazione. Senza paragoni troppo estremi, già restando in Italia si hanno grosse differenze tra nord e sud.

    3. RESE STRAORDINARIE in estate un pannello di buona qualità con un ottimo regolatore può produrre molto più della sua resa teorica (oltre il wattaggio massimo indicato nel datasheet), se si trova a lavorare nelle giuste condizioni. Personalmente ho visto il mio 330W a 60V produrre 34A un mezzogiorno di luglio a Bastia, Corsica.

    4. CIELO COPERTO basta una nuvola che copre il sole, e la resa del pannello cala drasticamente. Anche in condizioni in cui la visibilità è buona e non sta piovendo. Questo perchè per avvenire l'effetto fotovoltaico ha bisogno di luce diretta.

    5. PANNELLO ORIENTABILE montare il pannello su un telaio inclinabile, o su un tetto a soffietto, permette di modificare l'inclinazione e quindi esporlo ai raggi solari più perpendicolarmente. A latitudini elevate, o d'inverno, questo può fare una differenza notevole.

      >


      POSSIBILI AGGIUNTE

      Si può personalizzare e migliorare un impianto solare aggiungendo numerosi accessori.

      Può caricare sia le batterie di servizio che quella del motore usando un PARALLELATORE.

      È un semplice dispositivo che invio energia davanti quando quelle dietro sono piene. Può essere montato a parte, ma alcuni regolatori lo montano già al loro interno come QUESTO. Recentemente CBE ha prodotto un nuovo modello per gestire le batterie di servizio al litio.

      Quando si usa il mezzo, il parallelatore probabilmente lavorerà poco. La maggior parte dell'energia verrà consumata dalle batterie di servizio. È invece ottimo per il rimessaggio: tutte le batterie restano cariche senza doverle ricaricare con caricabatterie a 220V e presa esterna.

      Molti regolatori sono dotati di un'uscita a 12V protetta da fusibile (10 o 20A solitamente): sfruttandola si va ad usare la corrente prodotta in quel momento dal sole, senza passare dalle batterie.

      A quasi tutti i regolatori è abbinato un display con cavo.

      Installato in un punto strategico è utile per controllare il voltaggio delle batterie e poter gestire meglio i consumi.

      I modelli più evoluti danno numerose altre informazioni, dall'energia prodotta alla potenza istantanea. Poco costosi e poco ingombranti, è meglio averlo piuttosto che non a mio parere.

      Ovviamente per monitorare tutti i valori di carica e scarica di una batteria con precisione e affidabilità dobbiamo usare accessori dedicati come questo MONITOR.


      >


      COME SI MONTA L'IMPIANTO

      collegare impianto solare camper


      Abbiamo già visto come fissare il pannello solare, proseguiamo ora con il resto del montaggio dell'impianto solare del camper.

      I cavi devono entrare all'interno del camper: o si utilizza qualche passaggio già esistente (es. camini, o predisposizione all'impianto solare prevista dal costruttore) o si installa un PASSATETTO pensato proprio per questo scopo.

      Si decide dove installare il regolatore di carica: generalmente lo si mette il più vicino possibile alla batteria per ridurre le dispersioni, in particolar modo se stiamo usando un MPPT con alti voltaggi dai pannelli.

      Rimangono i cablaggi: si parte collegando il positivo dei pannelli al regolatore, quindi il negativo. Si segue lo stesso ordine dei cavi andando alla batteria.
      Se dobbiamo smontare l'impianto, l'ordine è invece inverso: prima di scollega il pannello e poi le batterie.

      I cavi devono essere della sezione corretta per carico e lunghezza. Si mette infine un fusibile sul positivo in uscita per ulteriore sicurezza. Consiglio di usare quelli RIARMABILI così si può escludere facilmente tutto l'impianto solare in caso di problemi.


      >

      Sfruttare l'energia del sole per avere energia sul camper è un'ottima cosa sia per noi che per l'ambiente: in un mondo in cui il petrolio scarseggia sempre più, ogni W di corrente green che viene prodotto è di aiuto non solo a noi, ma a tutti quanti.

      Il progresso tecnologico degli ultimi 20 anni fa sì che oggi sia possibile avere tutti i comfort elettrici necessari a godersi la vita in camper senza dover usare il generatore o fonti elettriche esterne.

      Per semplificarvi al massimo la vita, abbiamo disponibili dei KIT completi di tutto per essere montati sul camper: grazie a questa guida, ora sai qual è quello giusto per te!

      6 commenti

      Marco
      Marco

      Complimenti, guide chiare e ben fatte

      destinazionecamper
      destinazionecamper

      RISPOSTA PER GIAMPIETRO

      Allora, con ordine:
      1- più è alto il voltaggio tra il regolatore e il pannello e meno dispersione hai perchè circola meno corrente: sale V e scende A a parità di wattaggio (W=VxI)

      2- avendo meno ampere circolanti tra pannello al regolatore dovresti mettere un fusibile di portata minore, corrispondente al valore di cortocircuito del pannello stesso (dichiarato nel datasheet): per semplificare si mette della portata nominale del regolatore di carica, tra lo stesso e la batteria. Così lavora a voltaggio costante oltretutto.
      3- credo tu intenda l’uscita del regolatore di carica: può andare ad una scatola di distribuzione come questa della cbe https://destinazionecamper.com/collections/centraline-utenze-12v-camper/products/cbe-ds300-quadro-distribuzione-elettrica che ha la predisposizione, in questo modo vedi tutto dalla centralina di controllo delle utenze. altrimenti va diretto in batteria, senza problemi

      Spero di aver risposto a tutti i tuoi dubbi
      -Luca

      Giampietro
      Giampietro

      Grazie per la guida semplice e chiara. Avrei bisogno di un paio di approfondimenti:
      Mi pare di capire, in termini di resa, che sono preferibili i pannelli con voltaggio più alto.
      In fase di collegamento il fusibile va messo prima o dopo il regolatore di carica? Ultimo quesito avendo una centralina che prevede il collegamento dei pannelli è opportuno collegare l’impianto alla centralina o è meglio andare direttamente alla BS? Grazie

      Saretto
      Saretto

      Chiaro, limpido veramente fatta bene questa guida, a prova di camperistifacciotuttoio.🤣🥂

      Luciano
      Luciano

      Veramente BRAVO.. sono nuovo camperista e avevo molta confusione… Ora non ho perfettamente in mano la situazione ma la sua spiegazione mi lascia libero di decidere cosa desidero….. Forse mi serve…. Qualche soldino in più per ottenere ciò che desidero ahahahah grazie

      Lascia un commento

      I commenti devono essere approvati prima di essere pubblicati.

      Questo sito è protetto da reCAPTCHA e applica le Norme sulla privacy e i Termini di servizio di Google.

      HAI QUALCHE DOMANDA?

      Questo sito è protetto da reCAPTCHA e applica le Norme sulla privacy e i Termini di servizio di Google.