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STRUTTURA DEL CAMPER - COME È FATTA

Thu, Sep 09, 21 . Luca Ceciliani

La scocca di un camper chiude e protegge l’abitacolo, lo irrobustisce e lo isola termicamente ed acusticamente.

Nel caso di un FURGONE è un tutt'uno con la cabina, mentre per gli altri TIPI è fatto da una struttura autoportante vincolata al telaio del veicolo. 

Esistono diverse tecniche costruttive, spesso personalizzate da marchio a marchio: in questa guida vediamo quelle più comuni, sia per i mezzi di fascia medio-bassa che medio-alta. 

Il tuo camper potrebbe essere fatto diversamente, purtroppo è impossibile trattarli tutti.

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COME SONO FATTI ALL'ESTERNO

Partiamo dai camper costruiti con PANNELLI SANDWICH uniti a formare la cellula.

Il tipo più diffuso (ed economico) di pannello è fatto da un telaio di listelli di legno (solitamente pioppo) con del polistirolo nelle intercapedini, il tutto racchiuso tra i rivestimenti INTERNO ed ESTERNO e laminato a caldo per pressarlo e incollarlo insieme.


Lo spessore del legno è solitamente 2,5cm (ma ne esistono fino a 4cm) e quello totale di 3.

Lo strato esterno può essere VETRORESINA IN ROTOLI o LAMIERA DI ALLUMINIO: vediamo le principali differenza tra una e l'altra.

LAMIERA DI ALLUMINIO

In rotoli da 0.6 mm di spessore nominale (ma che in realtà sono di più per via della finitura superficiale) è il rivestimento usato da più tempo su camper e roulotte. 

L’alluminio assicura superfici lucide, di facile lavorazione e ha un PESO SPECIFICO compreso tra 2.66 e 2.85 g/cm3 (molto leggero); m
a ha un difetto: un'elevata CONDUCIBILITÀ TERMICA, pari a 237 W(m*K), per cui tende a trasmettere la maggior parte del calore o del freddo che colpiscono la sua superficie. 

Questo peggiora l'ISOLAMENTO del mezzo sia d'estate che d'INVERNO.

Infine è molto delicato per via dell’esiguo spessore: la lamiera si deforma e si taglia con urti anche di piccola entità, ripararlo è difficile e spesso bisogna sostituire l'intera parte danneggiata. 


VETRORESINA


Dalla metà degli anni '90, derivata da altri campi automotive, ha fatto il suo ingresso nel mondo dei camper la vetroresina in rotoli, anche se già negli anni '70 troviamo i primi mezzi monoscocca.

Si tratta di un composito formato dall'unione di fibre di vetro e resine termoindurenti in più strati, quello più esterno è rifinito con GELCOAT che la rende impermeabile e resistente ad agenti atmosferici, numerosi agenti chimici e raggi UV. 

Rispetto all'alluminio presenta innegabili vantaggi:
  • peso specifico inferiore (1.7 grammi per cm³ contro 2.66)
  • conducibilità termica più bassa, pari a 0.26 W(m*K)
e anche in caso di danni o botte è più semplice da riparare.

L’alluminio, infatti, si deforma ad ogni colpo che riceve, mentre la vetroresina no: se subisce urti di piccola entità (ad esempio grandine estiva) non ne risente affatto, mentre per botte più consistenti può micro fessurarsi formando crepe superficiali per arrivare a cedere e spaccarsi nei casi più gravi, ma in ogni caso si ripara
con prodotti resinanti e stuccanti e si rivernicia per farla tornare come nuova.

La sostituzione è necessaria solo se viene danneggiata anche la struttura portante interna del sandwich.

Un'altra tecnica costruttiva è il monoscocca, ovvero una struttura autoportante in PVC e metallo rivestita da un "doppio guscio" interno-esterno in vetroresina riempito con materiali isolanti (solitamente poliuretano e termanto).

Si ottengono così spessori superiori, maggiore robustezza e interni sagomati, ma soprattutto una struttura che non si può INFILTRARE.

O meglio, non può farlo in maniera strutturale: potrebbe succedere ugualmente se si MONTA un accessorio nelle APERTURE del camper (porte, finestre, oblò, gavoni esterni) nel modo sbagliato; ma non produrrebbe danni perchè il legno non c'è, e l'isolante è impermeabile. 

I mezzi così costruiti sono solitamente di fascia medio-alta, su tutti citiamo la WINGAMM  che si è specializzata nel settore, realizzando mezzi compatti davvero di alto livello.

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COME SONO ISOLATI

Come già detto, l'isolamento è parte stessa della struttura del camper e serve per ridurre lo scambio di calore tra INTERNO ed ESTERNO del camper, poiché non deve solo proteggere dal freddo d'inverno, ma anche dal caldo d'estate.

Nei camper l’isolamento delle pareti è fatto con lastre di materiali a bassa conducibilità termica, di spessore variabile tra 2,5 e 4cm. I più usati negli allestimenti industriali sono di origine petrolchimica: polistirolo e poliuretano.


POLISTIROLO

Il polistirolo, o più propriamente POLISTIRENE, è l’isolante più comune nei camper grazie ad un ottimo rapporto tra prezzo e prestazioni.

È il polimero termoplastico dello stirene, un idrocarburo aromatico, resistente a molti agenti corrosivi e a temperature fino a 270°C.

Si divide in due tipi: ESPANSO e ESTRUSO.

Il primo, indicato con la sigla EPS, ha densità di 20 kg/m3 mentre il secondo (sigla XPS) ha una valore di 35 kg/m3: unito ad una conducibilità termica molto bassa, circa 0.034 W/(m*K), lo rendono il materiale in assoluto più utilizzato.


POLIURETANO

Il poliuretano espanso ad alta densità (40 kg/m3) è un polimero termoindurente che, grazie alla propria struttura microcellulare, ha caratteristiche costruttive e di isolamento termico di assoluta eccellenza, con conducibilità pari a 0.024 W/(m*K). 

Sotto forma di SCHIUMA viene applicato per iniezione da apposite bombolette, oppure viene venduto in LASTRE PREFORMATEVanta un’eccellente stabilità dimensionale a temperature comprese tra -40 e +100 °C (non dilata e non restringe), una grande resistenza meccanica e un alto grado di impermeabilità all’acqua (non si può infiltrare). 

Nelle monoscocche in vetroresina le lastre di poliuretano possono essere accoppiate al termanto: si tratta di un materiale ad altissima densità (55kg/m3) che, oltre ad isolare, permette di irrigidire la struttura nei punti più soggetti a torsioni o sforzi.

ELASTOMERI FLESSIBILI

Anche se non vi è familiare la definizione, probabilmente avrete sentito nominare il più famoso di questi isolanti: l' ARMAFLEX. Ne esistono anche di altri produttori, ad esempio il K-FLEX e anche REIMO ne ha a catalogo.
Si tratta di materiali elastomerici a celle chiuse, solitamente sotto forma di rotoli con un lato adesivo. Semplici da lavorare e mettere in posizione, non offrono però nessun tipo di supporto strutturale: sono quindi particolarmente indicati per isolare i FURGONI che verranno camperizzati.

Alcune case lo usano di serie sui loro mezzi, come ROBETA

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COME SONO RIVESTITI ALL'INTERNO

Il pannello sandwich classico è rivestito all'interno con un PANNELLO DA 3mm incollato direttamente sulla struttura di legno e polistirolo, mentre in camper di più alta fascia vengono usati fogli di alluminio perché hanno 3 vantaggi sostanziali:
  • maggiore resistenza torsionale e maggior rigidità strutturale
  • meno peso del compensato (per lo spessore inferiore)
  • miglior isolamento termico perché riflettono verso l’interno della cellula il calore
Infine il rivestimento può anche essere vetroresina, che si lascia così com'è o viene rivestita con materiali appositi, ad esempio l' ISOVELOURS.

I furgoni, invece, solitamente vengono rivestiti con pannelli sagomati per ottimizzare il più possibile lo spazio interno, un esempio sono i MASIS per DUCATO.

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E questo è tutto quello che sappiamo dirti su come è fatta la struttura del camper da fuori a dentro.

Fare
 questa guida ha richiesto molto tempo: raccolta delle informazioni, scrittura e impaginazione passando per la parte grafica (foto e schemi).

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