Il frigorifero più usato sui camper è il trivalente
In questa guida vediamo come funziona, come usarlo correttamente e cosa fare perché sia sempre in perfetta efficienza.
QUI puoi scaricarla in formato PDF stampabile.
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COME FUNZIONA
Un composto liquido a base di ammoniaca dentro un circuito chiuso viene scaldato fino ad evaporare, quindi percorre la serpentina dietro al frigo, condensa e ricola nel serbatoio per ricominciare il "giro".
Detta così è una semplificazione, in realtà avviene il CICLO FRIGORIFERO DELL'AMMONIACA IN ACQUA in maniera libera, e non forzata (come nei COMPRESSORE).
Il raffreddamento all'interno del frigo è il risultato dallo scambio termico che avviene nella struttura ad alette montata dietro il frigo in alto.
Perché funzioni quindi il liquido refrigerante deve essere scaldato, e ciò può avvenire in 3 modi.
A GAS
Il vano in cui è alloggiato non è stagno ma ha 2 GRIGLIE a PARETE per raffreddare la parte posteriore, che come spiegato prima si riscalda durante il funzionamento.
A seconda del modello, l'accensione della fiamma può essere automatica premendo un tasto (in quelli più recenti) o più "manuale" (più vecchi) e se si spegne accidentalmente la valvola si chiude per evitare accumuli pericolosi.
In tutti di norma è presente uno spioncino interno (in basso su uno dei 2 lati) che permette di vedere la fiamma direttamente.
Bruciare gas significa fumi da smaltire: di solito lo scarico si trova nelle griglie, ma può anche essere un FUNGO a soffitto.
Il frigorifero in questa modalità non può essere usato durante il viaggio perchè la legge impone di chiudere le bombole prima di partire, a meno di aver installato dispositivi di sicurezza appositi.
Il più conosciuto è il TRUMA MONOCONTROL (o DUO per 2 bombole).
Sono dotati di crash-sensor che chiude l'afflusso di gas in caso di urto o incidente, oltre a questo effettuano anche una filtrazione del gas trattenendo le impurità che limitano la resa del frigo e di tutte le UTENZE A GAS in generale.
A 220V
Quando il camper è collegato dalla PRESA alla 220V esterna con il CAVO, anche il trivalente la usa come fonte di energia tramite una resistenza che scalda il composto di ammoniaca.
I manuali di varie marche concordano nel dire che la resa in questa modalità è uguale a quella a gas, ed entrambe solitamente possono essere regolate in potenza.
Teoricamente è possibile far andare il trivalente a 220V anche usando le BATTERIE e un INVERTER, e ne basterebbe anche solo uno ad ONDA MODIFICATA perché si tratta di una semplice resistenza, in pratica però si parla di consumi elettrici molto alti.
Con un IMPIANTO AL LITIO il problema si riduce, ma allora è meglio montare un frigo a compressore, A 220V o direttamente a 12V, che hanno rese superiori grazie alla circolazione del liquido forzata e non libera e consumano meno.
A 12V
Questa modalità è definita da vari manuali "di mantenimento".
Il liquido viene tenuto caldo da una resistenza a 12V (DC) che è collegata all' IMPIANTO ELETTRICO del camper.
In genere ha una potenza tra 100 e 150W, che non sono molti in assoluto ma dato il basso voltaggio corrispondono a qualche decina di ampere: ciò può causare problemi di dispersioni e surriscaldamento.
Sicuramente il collegamento deve essere fatto con un CAVO della giusta sezione diretto in BATTERIA o con una linea dedicata dalla CENTRALINA UTENZE, ma in ogni caso non renderà mai come le altre 2 modalità.
È pensata per essere usata solo durante il viaggio quando l'alternatore eroga tanta energia e il frigo è già freddo di partenza, a regime.
Risulta impossibile infatti farlo funzionare così in SOSTA LIBERA, sia per il consumo che per la bassa resa, inoltre partendo dalla temperatura ambiente non raffredderà affatto.
I modelli più moderni di frigo trivalente devono ricevere il segnale D+ dall'alternatore che significa motore acceso prima di poterla attivare, e passano da soli da una modalità all'altra (AES "automatic energy selection").
Quelli più vecchi invece hanno un selettore manuale: in questo caso è molto importante ricordarsi di spostarlo su gas o 220V quando ci si ferma.
Alcuni accessori dedicati alla RICARICA delle batterie in marcia hanno un'uscita dedicata, come QUESTO di CARBEST o il DOLPHIN INTEGRAL (anche nella versione MINI) o il semplice PARALLELATORE di CBE.
Montarne uno riduce lo stress alla BATTERIA DI SERVIZIO e migliora la resa del frigorifero stesso in viaggio.
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COME FARLO FUNZIONARE AL MEGLIO
La cosa fondamentale è che il camper deve essere a LIVELLO, in piano, affinché la serpentina sul retro del frigo faccia meno resistenza possibile alla circolazione del composto di ammoniaca evitando ristagni (che possono solidificarsi in cristalli).
Bisogna poi cercare di tenere il lato del camper su cui è montato il frigorifero all'ombra: la corretta temperatura dell'evaporatore è fondamentale per farlo lavorare.
Per questo motivo è d'aiuto forzare il ricircolo dell'aria dietro il frigo installando delle VENTOLE quando fa molto caldo, viceversa quando fa molto freddo si CHIUDONO le griglie.
Altri accorgimenti utili sono:
- aiutarlo all'avvio riempiendolo con bottiglie di acqua giá fredde o addirittura congelate
- tenerlo sempre più pieno che vuoto (vale per qualunque frigo)
- usare PANETTI TERMICI
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MANUTENZIONE
Trattandosi di un accessorio che va anche gas, la revisione totale va fatta in centri specializzati, ma è possibile fare qualcosa in fai-da-te.
Ogni 5 massimo 10 anni, si toglie il frigo dal camper, lo si capovolge e si MARTELLA delicatamente tutta la serpentina del liquido refrigerante.
Così facendo i cristalli di ammoniaca formatisi negli anni che possono ostruire il passaggio si staccano e tornano nel serbatoio principale in cui solitamente si ridisciolgono.
Anche sostituire la pasta termica dello scambiatore è utile per farlo durare a lungo nel tempo, ma questo è già un lavoro più delicato per cui è meglio rivolgersi comunque ad un centro specializzato.
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E questo è tutto quello che sappiamo sul frigorifero trivalente del camper!
Fare questa guida ha richiesto molto tempo: raccolta delle informazioni, scrittura e impaginazione passando per la parte grafica (foto e schemi). È un lavoro di più persone, che condividiamo perché pensiamo possa essere utile a molti.
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