COME USARE IL CAMPER D'INVERNO
L'inverno è la stagione più critica per il camper.
Con i suoi paesaggi silenziosi e le sue atmosfere uniche, è una frontiera affascinante per il turismo itinerante ma molti camperisti percepiscono questa stagione come un ostacolo.
Associandola a complicazioni e calo del comfort, preferiscono mettere il veicolo in RIMESSAGGIO; ma con i giusti accorgimenti è possibile continuare a usarlo anche con temperature sotto zero.
Il successo di un viaggio invernale risiede nella giusta preparazione e nella comprensione delle sfide che il freddo pone al camper.
Dalla conformità con il CODICE DELLA STRADA alla gestione dell'energia di bordo, dalla protezione dell'IMPIANTO IDRAULICO alla scelta del gas corretto: ogni dettaglio assume un'importanza cruciale.
Cominciamo con gli accorgimenti relativi alla parte meccanica del camper (validi per qualsiasi tipo di veicolo) per poi passare a quelli riservati alla cellula abitativa.
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MECCANICA
Prima di considerare il comfort della cellula, è importante garantire che la parte meccanica del camper sia non solo legalmente conforme alle normative vigenti, ma anche tecnicamente pronta ad affrontare le condizioni stradali più impegnative e le temperature più rigide.
Questa sezione si concentra sugli aspetti fondamentali che garantiscono la sicurezza durante il viaggio: gomme, liquidi per radiatore, gasolio, cristalli e motore in generale.
GOMME
Gli pneumatici sono il punto di contatto tra un veicolo di diversi quintali e il fondo stradale: la scelta e la gestione corretta non sono solo un obbligo di legge, ma il primo e più importante atto di responsabilità per la sicurezza propria e altrui.
Abbiamo già scritto una GUIDA che mostra come leggere i dati fondamentali riportati sul fianco di ogni gomma: in questa riprendiamo concetti e definizioni che vengono approfonditi meglio lì.
La direttiva ministeriale 1058 del 16-01-2013 stabilisce che in Italia dal 15 novembre al 15 aprile è obbligatorio avere a bordo mezzi antisdrucciolevoli o aver montato pneumatici invernali (sono esclusi tutti i mezzi non motorizzati, come roulotte e carrelli).
L'articolo 6 del Codice della Strada conferisce agli enti proprietari o gestori delle strade (come Regioni, Province, Comuni, ANAS e concessionari autostradali) il potere di imporre obblighi specifici, estendendo o modificando il periodo standard in base alle condizioni climatiche locali.
Ad esempio:
- Valle d'Aosta: l'obbligo è storicamente anticipato, scattando già dal 15 ottobre e terminando il 15 aprile
- Lombardia: alcune province o strade statali gestite da ANAS hanno l'obbligo fino al 30 aprile su tutte le strade statali; Sondrio, Como e Monza e Brianza hanno spesso ordinanze che modificano le date di inizio e fine
- Altre: molte regioni del centro e sud Italia, pur avendo un clima generalmente più mite, impongono l'obbligo su specifiche tratte stradali e autostradali, soprattutto in zone appenniniche.
Usare gomme estive in questi periodi comporta una multa da 42 a 173€ in centro urbano, da 80 a 345€ su strada extraurbana o autostrada e la perdita di 3 punti dalla patente.
La legge consente di montare pneumatici invernali con codice di velocità inferiore a quello del libretto (in ogni caso mai sotto Q); ma circolarci dopo il 15 maggio comporta una multa da 422 € a 1.731€ con ritiro della carta di circolazione e obbligo di sottoporre il veicolo a revisione straordinaria ("prova e collaudo") presso la Motorizzazione Civile.
Per essere a norma in Italia, una gomma deve riportare sul fianco la marcatura M+S (o MS, M/S, M-S), acronimo di "Mud and Snow" (Fango e Neve).
È un'autocertificazione del costruttore per cui non esistono test normativi stabiliti e obbligatori.
Indica che ha un disegno del battistrada (tassellatura e scanalature) più adatto a fondi fangosi o innevati rispetto a uno estivo, ma non fornisce alcuna garanzia sulle prestazioni della mescola a basse temperature. Per la legge italiana, è sufficiente.
Successivamente si è diffusa la certificazione ufficiale 3PMSF (Three-Peak Mountain Snowflake) con simbolo che raffigura un fiocco di neve all'interno di una montagna a tre cime (accompagnata anche dalla sigla M+S).
Per ottenerla, lo pneumatico deve superare specifici test secondo il Regolamento UN/ECE 117 garantendo un livello minimo di aderenza e trazione.
La distinzione tra le due marcature non è un mero dettaglio tecnico, specialmente per un veicolo pesante e con un baricentro alto come un camper.
Uno pneumatico estivo o M+S non performante si indurisce già sotto i 7°C, riducendo drasticamente l'aderenza anche su asfalto asciutto e freddo.
Un 3PMSF, invece, utilizza una mescola ricca di silice e gomma naturale che rimane elastica anche a temperature molto basse, garantendo grip superiore.
Gli pneumatici "All Season" o "4 Stagioni" rappresentano un compromesso: riportano la marcatura M+S e possono essere usati d'inverno; ma possono essere mantenuti tutto l'anno se il loro codice di velocità è uguale o superiore a quello indicato sul libretto (se è inferiore sono soggetti agli stessi limiti delle gomme invernali).
Per un uso occasionale o in zone miti possono essere una soluzione, ma per chi prevede di frequentare località montane o di viaggiare estensivamente in inverno, la scelta di gomme 3PMSF rimane la più sicura.
Chiudiamo con un aspetto spesso trascurato ma fondamentale: la pressione degli pneumatici varia all'aumentare del freddo (che causa contrazione dell'aria): ogni 10°C in meno cala di circa 0,1 - 0,15 bar.
Una pressione insufficiente ha conseguenze dirette e pericolose come l'aumento della resistenza al rotolamento che comporta consumi maggiori e prestazioni ridotte.
Il battistrada si consuma (specialmente sui fianchi) riducendo il grip, allungando gli spazi di frenata e generando instabilità del veicolo in curva.
Per un camper, con il suo peso elevato e il baricentro alto, avere la pressione corretta è ancora più importante durante l'inverno; per questo è utile controllarla una volta giunti nel luogo della SOSTA con il veicolo fermo da almeno 2-3 ore.
Per gonfiarle è utile avere sempre a bordo un COMPRESSORE 12V.
CATENE & CALZE DA NEVE
Anche con i migliori pneumatici montati, le CATENE DA NEVE non dovrebbero mai mancare a bordo di un camper.
La maggior parte dei veicoli ricreazionali è a trazione anteriore, ma con una distribuzione del peso sbilanciata sul posteriore che riduce il carico delle ruote motrici.
In situazioni critiche come una partenza in salita su neve compatta o ghiaccio, il superamento di un tratto particolarmente ripido ma anche l'uscita da un parcheggio su erba bagnata o fango, gli pneumatici potrebbero non bastare.
Le catene forniscono quel "grip" meccanico aggiuntivo che può fare la differenza tra proseguire il viaggio e rimanere bloccati.
È fondamentale non solo averle a bordo, ma anche aver provato a montarle almeno una volta in condizioni comode, per non trovarsi in difficoltà al buio, al freddo e sotto una nevicata.
Le CALZE DA NEVE (o calze tessili) sono un'alternativa moderna alle catene, particolarmente apprezzate per facilità e rapidità di montaggio.
Si tratta di rivestimenti in tessuto tecnico a superficie microporosa (generalmente poliestere ad alta resistenza) che avvolgono completamente la gomma, aumentando l'aderenza su neve e ghiaccio
Si infilano come un calzino e occupano pochissimo spazio nel gavone, evitano danni a CERCHIONI e passaruota e durante la guida le vibrazioni sono ridotte rispetto alle catene metaliche.
Di contro, si consumano più rapidamente (specialmente se usate su asfalto scoperto) e su neve molto compatta, ghiaccio duro o pendenze estreme hanno grip inferiore.
Per essere legali, devono essere conformi alla normativa UNI EN 16662-1:2020 e riportare il marchio "Önorm V5117" o equivalente.
Pur essendo una valida alternativa, le calze offrono prestazioni inferiori alle catene via via che le condizioni peggiorano.
Per chi affronta molti viaggi invernali, il consiglio è di averle a bordo entrambe.
RADIATORE
Le basse temperature mettono a dura prova ogni componente meccanico del camper, in particolare quelli che muovono fluidi come il circuito di raffreddamento con radiatore
Il liquido antigelo ha un doppio compito: protegge il motore dal surriscaldamento durante il VIAGGIO e ne impedisce il congelamento durante la SOSTA.
È una miscela di acqua e glicole o glicerina e ne esistono vari tipi diversi che seguono l'evoluzione tecnologica dei motori che, ad esempio, richiedono protezioni dalle corrosioni via via diverse.
Vengono divisi in 3 categorie e classificati con sigle come G11 / G12 / G12+ / G13 (a cui di solito si associano determinati colori) che sono riportate anche nel libretto di uso e manutenzione del mezzo (LUM).
Vediamole in dettaglio:
- HOAT - G11: liquidi usati nei veicoli prodotti fino al 1997, tipicamente di colore blu o verde, utilizzano inibitori di corrosione inorganici (principalmente silicati).
Offrono rapida protezione creando uno strato sulle superfici interne, ma hanno durata limitata e tendono a formare depositi. - OAT - G12 / G12+: usati dal 1997 al 2008 circa, questi liquidi (tipicamente rossi o rosa) sono privi di silicati e utilizzano additivi organici.
Agiscono più lentamente e solo dove la corrosione inizia a formarsi, ma garantiscono una protezione molto più duratura ("long life").
La loro debolezza è la totale incompatibilità con la tecnologia G11. - Si-OAT - G12++ / G13 liquidi dal 2008 in poi, di colore viola o rosa, con una piccola quantità di silicati per una protezione immediata, unita agli additivi organici per una lunga durata.
Il G13, in particolare, sostituisce parte del glicole etilenico con glicerina (un sottoprodotto di processi industriali) rendendolo più ecologico.
Miscelare liquidi con tecnologie diverse è fortemente sconsigliato: mescolare un G11 con un G12, ad esempio, può neutralizzare gli agenti anticorrosivi di entrambi e, in alcuni casi, portare alla formazione di un composto gelatinoso che può ostruire i passaggi del radiatore e del motore.
Sebbene le tecnologie più recenti come il G13 siano retrocompatibili, la pratica migliore in caso di dubbio o di rabbocco sostanziale è sempre quella di fare un lavaggio completo del circuito e sostituire l'intero liquido con quello corretto, in ogni caso si consiglia di farlo a prescindere ogni 4 anni o 100.000km.
GASOLIO
Un altro componente che può avere problemi con il freddo è il circuito del diesel.
Il gasolio, a differenza della benzina (che congela a circa -48°C), contiene paraffine che, con il freddo, tendono a solidificare, formando cristalli.
Per ovviare a questo problema, ne esistono diverse tipologie:
- INVERNALE: viene erogato dalle pompe di carburante in Italia tra novembre e marzo/aprile.
Contiene additivi specifici che ne abbassano il punto di filtrabilità a freddo (CFPP - Cold Filter Plugging Point) a circa -12°C (per la maggior parte delle condizioni invernali è sufficiente). - ARTICO (o ALPINO): disponibile principalmente nelle località montane e/o con climi particolarmente rigidi, è ulteriormente additivato per resistere a temperature molto più basse, con un CFPP che può arrivare a -20°C o anche -30°C.
Ha un costo leggermente superiore e talvolta viene erogato da una pompa dedicata. - ADDITIVI ANTIGELO: prodotti da aggiungere direttamente nel serbatoio prima che la temperatura scenda e, preferibilmente, prima di fare il pieno per avere una miscelazione ottimale con il carburante.
Non sciolgono le paraffine già solidificate; in quel caso, l'unica soluzione è riscaldare il veicolo (o almeno il filtro del gasolio) in un luogo chiuso.
Un consiglio pratico fondamentale per chi si reca in montagna è quello di arrivare con il serbatoio non completamente pieno e fare rifornimento in loco con gasolio artico.
In questo modo, il nuovo carburante si mescolerà con quello eventualmente rimasto nel serbatoio, garantendo una protezione adeguata.
Se si hanno accessori a gasolio come il RISCALDATORE o il BOILER, diventa ancora più importante perché spesso il circuito di alimentazione è sottopianale e non isolato.
CRISTALLI
Uno dei punti di maggior scambio termico tra INTERNO ed ESTERNO del camper sono i vetri (o cristalli) della CABINA: d'ESTATE diventano bollenti e d'inverno gelano.
Per eliminare il problema si mettono gli OSCURANTI ESTERNI, per limitarlo quelli INTERNI (ne parliamo meglio QUI), ma, se per motivi di spazio o di budget non li si hanno, ci sono accessori che aiutano quanto meno quando i vetri sono congelati e bisogna partire.
- RASCHIETTO per togliere il ghiaccio senza fatica e senza danni
- DECONGELANTE per semplificare la rimozione
- RISCALDATORE VETRO per agire da dentro e scaldare anche l'abitacolo mentre il motore entra in temperatura.
Una soluzione casalinga a basso costo è spruzzare una soluzione al 50:50 di aceto e acqua e attendere qualche minuto prima di cominciare la rimozione.
Assolutamente da evitare invece cose che provocano shock ai cristalli, come versarci acqua calda sopra.
MOTORE
Avviare un motore a temperature basse è uno stress per tutte le componenti: l'olio motore diventa più viscoso, le parti metalliche si contraggono e gli attriti aumentano.
Come per i vetri, anche in questo caso coprire la lamiera del cofano con un OSCURANTE ESTERNO completo limita molto lo stress.
Per ridurlo ulteriormente, è utile installare un preriscaldatore motore che brucia una piccola quantità di gasolio per riscaldare il liquido di raffreddamento, portandolo a una temperatura ottimale prima ancora dell'avviamento: questo facilita la partenza, riduce l'usura e permette di avere la CABINA già calda.
Con un BOILER d'accumulo e uno scambiatore di calore diventa utile anche d'estate, ad esempio abbiamo a catalogo QUESTO sistema completo pronto da montare.
Se non si ha il preriscaldatore, è buona norma coprire la griglia del radiatore durante le soste notturne per limitare la dispersione di calore.
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CELLULA
Vediamo ora le parti esclusive dei veicoli ricreazionali a cui prestare attenzione d'inverno, ovvero tutte quelle legate alla cellula abitativa.
BATTERIA SERVIZI
La BATTERIA dei servizi è il cuore dell'IMPIANTO ELETTRICO e d'inverno la sua importanza aumenta ulteriormente.
Alimenta RISCALDAMENTO, POMPA DELL'ACQUA, ILLUMINAZIONE... tutto ciò che funziona a 12V (DC) e rende il camper utilizzabile e abitabile.
Tuttavia, le sue prestazioni sono influenzate dalla bassa temperatura che, a livello chimico, rallenta le reazioni e ha due conseguenze dirette:
Riduzione della capacità effettiva: la batteria al freddo non è grado di erogare tutta la sua energia e la sua capacità può ridursi del 20-30% a 0°C fino al 50% o più a temperature molto rigide
Difficoltà di RICARICA: l'aumento della resistenza interna rende la batteria meno "ricettiva" alla carica allungando i tempi e diminuendo l'efficienza
Va considerato anche che un IMPIANTO SOLARE rende meno perché ci sono meno ore di sole.
Non tutti i tipi di batterie reagiscono al freddo allo stesso modo, nello specifico per quanto riguarda quelle usate sui camper le Piombo-Acido (a cui appartengono AGM, Gel e le classiche d'AVVIAMENTO): sono a rischio congelamento perché l'elettrolita diventa progressivamente simile all'acqua allo scendere della temperatura.
Le LITIO (LiFePO4) hanno prestazioni in scarica nettamente superiori, ma hanno un punto critico: la maggior parte dei modelli non può essere ricaricata a temperature inferiori a 0°C (il BMS la blocca).
Questo perché potrebbe innescarsi il fenomeno della "placcatura del litio" sull'anodo che danneggia permanentemente e in modo irreversibile la cella, riducendone la capacità e la sicurezza.
Il problema viene risolto installando le batterie in vani ISOLATI che difficilmente vanno sotto 0° C con il mezzo in uso o optando per modelli dotati di pellicole riscaldanti integrate come QUESTO.
Per qualsiasi tipo di accumulatore inoltre è utile installare un CARICABATTERIE 220V multi-fase che adatta tensione e voltaggio in uscita anche in base alla temperatura ed in RIMESSAGGIO fa da mantenitore.
IMPIANTO IDRAULICO
L'ACQUA può essere un problema per un camper in inverno e la gestione corretta diventa una necessità assoluta, sia che si voglia usare il mezzo sia che lo si metta in RIMESSAGGIO.
Quando il camper viene utilizzato, l'obiettivo è mantenere ogni componente dell'impianto sopra gli 0°C.
I SERBATOI delle acque grigie e, più raramente, quelli delle chiare sono installati sottopianale: il primo passo è coibentarli con MATERIALI ISOLANTI come pannelli in polistirene, neoprene o lana di roccia, avvolgendoli completamente per ridurre la dispersione di calore.
La soluzione più efficace, però, è l'installazione di accessori come la RESISTENZA ADESIVA o quella INTERNA che si collegano all'IMPIANTO ELETTRICO e sfruttano l'energia delle BATTERIE per riscaldare i serbatoi.
Un'alternativa a basso consumo consiste nel deviare una delle bocchette dell'aria calda del riscaldamento a gas del camper (come la Truma Combi) verso il vano del serbatoio, o addirittura attraverso lo stesso, usando QUESTO accessorio.
Le valvole di scarico (RUBINETTI e GHIGLIOTTINE) e i TUBI sono altri punti critici per cui sono molto utili le FASCE RISCALDANTI da avvolgere attorno alle tubazioni.
In alcuni modelli di camper, tutto l'IMPIANTO IDRAULICO è collocato all'interno del doppio pavimento riscaldato, eliminando i problemi alla radice.
Durante la SOSTA, una pratica sicura è lasciare lo scarico delle acque grigie aperto con un secchio o un ROLL-TANK sotto.
Inoltre esistono liquidi antigelo specifici e non tossici da versare nel serbatoio delle acque grigie per abbassarne il punto di congelamento.
IMPIANTO GAS
Il GPL (Gas di Petrolio Liquefatto) per uso domestico è una miscela di propano e butano che, avendo temperature di ebollizione differenti, passano dallo stato liquido (come sono stoccati nella bombola) a quello gassoso (come vengono bruciati dagli apparecchi) a temperature differenti.
Sotto i -4°C il butano rimane liquido nella bombola e non gassifica, interrompendo l'erogazione, mentre il propano continua a cambiare stato fino a -48°C.
Per questo d'inverno, dove è molto freddo, è obbligatorio utilizzare esclusivamente propano puro perché l'uso di miscele o di butano puro porterà inevitabilmente a un blocco dell'impianto.
Un altro problema frequente è il "congelamento" del REGOLATORE DI PRESSIONE dovuto all'EFFETTO JOULE-THOMSON: quando il gas si espande rapidamente passando dalla bombola (alta pressione) al regolatore (bassa pressione), subisce un drastico raffreddamento.
La superficie metallica scende di molti gradi sotto la temperatura ambiente, e se l'aria esterna è umida vi si condensa formando uno strato di ghiaccio che blocca i meccanismi interni e ostruisce i fori di sfiato.
La prima soluzione per prevenire il problema è passiva ed è isolare il regolatore con apposite coperture termiche che limitano lo scambio di calore, la seconda è l'installazione di un sistema di riscaldamento attivo come il TRUMA - EIS IX.
Va infine considerato che il consumo di gas in inverno è esponenzialmente maggiore rispetto all'estate, specialmente se si hanno accessori come la TRUMA - COMBI o AIRXCEL - AQUA HOT che lo sfruttano come fonte di alimentazione per scaldare aria e acqua.
Una bombola di propano da 10-11 kg può esaurirsi in soli due o tre giorni: dispositivi per gestirne due in automatico come il TRUMA - DUOCONTROL può evitare brutte sorprese.
COMFORT GENERALE
Un ambiente caldo ma umido e con aria viziata è sgradevole e dannoso sia per gli occupanti che per la STRUTTURA del camper stesso.
La gestione del microclima interno richiede equilibrio tra isolamento, riscaldamento e, soprattutto, ventilazione.
Il calore si disperde dai "ponti termici", ovvero tutte le superfici meno isolate.
Il più grande di tutti è la CABINA di guida con ampie superfici vetrate e lamiere non coibentate.
Come detto prima, coprirli con un oscurante ESTERNO impedisce alla superficie interna del parabrezza di raffreddarsi prevenendo la formazione di condensa.
Un'ulteriore misura è separare la cabina dalla cellula con una spessa tenda termica o un pannello coibentato.
Altri punti come PORTE, FINESTRE, OBLÒ, gavoni e passaruota possono dare problemi: assicurarsi che le GUARNIZIONI siano in buono stato.
Aggiungere tappeti spessi o pannelli isolanti sul pavimento migliora notevolmente il comfort.
La condensa è il risultato di aria umida e calda che, entrando in contatto con una superficie fredda (un vetro, un profilo di alluminio, un angolo di un armadio), si raffredda bruscamente contraendosi e rilasciando acqua che non può più trattenere.
Le fonti di umidità a bordo sono numerose: la respirazione delle persone (fino a 1 litro d'acqua a persona per notte), la CUCINA, l'uso della DOCCIA e persino l'ASCIUGATURA di indumenti bagnati.
Se non gestita, la condensa porta alla formazione di muffa, danneggia alcuni RIVESTIMENTI e può causare cortocircuiti all'IMPIANTO ELETTRICO.
L'isolamento termico (come già detto) è fondamentale per mantenere pareti e vetri più caldi; infine aprire il camper per 3-5 minuti più volte al giorno crea correnti che espellono rapidamente l'aria umida sostituendola con quella esterna, più fredda ma molto più secca.
La breve durata non permette alle pareti e agli arredi di raffreddarsi, limitando la perdita di calore complessiva.
Mantenere sempre un OBLÒ (specialmente quello in BAGNO) leggermente aperto garantisce un minimo ricircolo; utilizzare piccoli ventilatori muove l'aria all'interno della cellula: questo previene la formazione di sacche stagnanti e umide negli angoli, dietro i cuscini e all'interno dei MOBILI (è buona norma lasciare le ante leggermente aperte di notte).
Un DEUMIDIFICATORE ELETTRICO è estremamente efficace, ma sono d'aiuto anche metodi passivi come sali igroscopici (cristalli essiccanti).
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CONSIGLI PRATICI
Un imprevisto in inverno può trasformarsi rapidamente in una situazione critica: oltre alle dotazioni di legge, un kit di emergenza ben fornito è un ottimo investimento.
Vediamo una lista dei principali accessori che consigliamo di avere a bordo:
- PALA DA NEVE: indispensabile per liberare le ruote dalla neve alta o per creare passaggi, i modelli pieghevoli occupano poco spazio
- PIASTRE DA TRAZIONE: note anche come "sand boards", sono piastre in plastica robusta con una superficie ad alta aderenza da posizionare sotto le ruote motrici per avere il grip necessario per uscire da neve, ghiaccio o fango (ma anche, appunto, sabbia)
- SISTEMA DI AVVIAMENTO: la BATTERIA MOTORE può cedere facilmente con il freddo, per questo sono utili i CAVI DI AVVIAMENTO (ma serve un altro veicolo) oppure un BOOSTER al litio da usare anche in autonomia
- CORDA DI TRAINO: una corda robusta e omologata con carico di rottura adeguato al peso del camper per essere trainati in caso di bisogno
- GUANTI IMPERMEABILI: per montare le CATENE o effettuare piccole riparazioni senza congelarsi le mani
- KIT PRIMO SOCCORSO: oltre alla dotazione standard, è utile integrarlo con cerotti per vesciche, antidolorifici e farmaci personali
- COPERTE ISOTERMICHE: a volte già incluse nel kit di primo soccorso, dato che ripiegate occupano pochissimo spazio, consigliamo di averne anche 4-5 (le classiche coperte dorate/argentate, estremamente efficaci nel trattenere il calore corporeo).
- TORCIA POTENTE: a LED, preferibilmente frontale per avere le mani libere e ricaricabile USB
- SCALDAMANI CHIMICI: piccole bustine che, una volta attivate, producono calore per diverse ore. Utili per riscaldare mani e piedi o da inserire nel sacco a pelo
Infine, in caso di necessità, è fondamentale conoscere i numeri di emergenza da contattare:
- 112 - Numero Unico Europeo di Emergenza --> attivo in tutta Italia, smista automaticamente la chiamata al servizio corretto: è il più importante
- 118 - Emergenza Sanitaria e Soccorso Alpino --> per richiesta intervento soccorso alpino (fornire se possibile le coordinate GPS)
- 116 - Assistenza stradale generica
- 803.116 - Soccorso Stradale ACI --> riservato ai soci ACI, servizio attivo 24h
- 1515 - Corpo Forestale dello Stato --> per emergenze ambientali, informazioni su viabilità montana, condizioni meteo in aree remote
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E questo è tutto quello che sappiamo dirti su come si usa il camper d'inverno: se conosci qualche altro trucco, hai consigli utili o qualcosa non ti è chiaro faccelo sapere nei commenti!
Realizzare questa guida ha richiesto molto tempo: raccolta delle informazioni, scrittura e impaginazione passando per la parte grafica (foto e schemi).
È un lavoro di più persone, che condividiamo gratuitamente perché pensiamo possa essere utile a molti.
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