L'impermeabilità del camper è garantita dalle sigillature.
Evitano che l'acqua entri nella STRUTTURA causando INFILTRAZIONI e permettono al mezzo di durare a lungo nel tempo.
In questa guida vediamo cosa sono, come sono fatte e come si rifanno.
Consigli su prodotti e attrezzi da usare, trucchi per facilitare il lavoro e infine il modulo per chiedere il preventivo per tutto quello che ti serve.
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COSA SONO
La sigillatura è una barriera impermeabile esterna che impedisce all'acqua di entrare.
Benché svolgano la stessa funzione, sono concettualmente e fisicamente diverse.
Normalmente TRA CAMPERISTI quando si parla genericamente di "sigillature" si intendono le seconde.
STRUTTURALI
Sigillature fatte durante l'assemblaggio in fabbrica del camper.
Tutti i TIPI di camper le hanno, eccetto i FURGONI (che hanno un telaio metallico autoportante coperto di lamiere saldate tra loro) e i monoscocca in vetroresina (come i WINGAMM) che sono un blocco unico.
Esaminiamo il punto d'unione tra pareti e tetto: che siano rivestiti di LAMIERA o di VETRORESINA, nella maggior parte dei camper la giunzione è coperta da una GUARNIZIONE con uno strato di MASTICE tenuta in posizione da una RILOGA metallica a L (detta copribordo).
Delle viti nella scanalatura centrale fissano il tutto e sono protette dal COPRIVITI.
Teoricamente questo basta per garantire l'impermeabilità del camper, ma teniamo presente che il mastice col tempo fuoriesce dalla guarnizione per dilatazione termica e/o distensione naturale, risultando antiestetico.
Ciò non porta INFILTRAZIONI, se non nei casi più gravi, e si risolve eliminando l'eccesso con TAGLIERINO e SPATOLA dopo averlo ammorbidito con PETROLIO BIANCO.
Alcune case allestitrici, ad esempio RIMOR, usano il TEROSTAT 274 che soffre particolarmente di questo fenomeno (le famose "colature").
Di fatto la quantità totale di sigillante diminuisce, rendendo meno forte la barriera.
Inoltre, come tutti i BUTILICI, ha una sua vita utile: dopo 10 anni non sono più garantite le proprietà originali di impermeabilità, elasticità ed adesività
Anche la GUARNIZIONE COPRIVITI col tempo si secca: l'acqua entra, intacca la testa delle viti e scende lungo la filettatura, finendo nel legno.
Un camper di fascia media esce dalla fabbrica pensato e progettato per resistere all'acqua per almeno 10 anni.
Ovviamente l'uso che se ne fa (soprattutto INVERNALE) e come viene RIMESSATO influiscono molto sulla vita delle sigillature strutturali.
In generale consigliamo di controllarlo annualmente e non aspettare che il mezzo cominci ad infiltrarsi prima di intervenire.
AGGIUNTIVE
Sigillature aggiunte ad alcune parti del camper a contatto con il RIVESTIMENTO ESTERNO o che lo attraversano direttamente
Sono fatte con un SIGILLANTE poliuretanico (specifico per uso esterno) steso lungo il perimetro a formare un cordone unico.
Aiutano a formare un'unica barriera impermeabile continua tra elementi diversi come gli accessori per le APERTURE, i paraurti, gli attacchi dei PORTABICI A PARETE...
Tutto quello che ha un profilo rigido può avere una sigillatura secondaria (quindi no GUARNIZIONI).
Hanno una funzione estetica oltre che meramente pratica.
Generalmente non sono fatte dalle case costruttrici sui camper di serie ma vengono aggiunte aftermarket: è uno dei lavori più comuni nel FAI-DA-TE dei camperisti.
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COME RIFARLE
STRUTTURALI
Solitamente è fissata con una vite a vista all'inizio e una alla fine, mentre il resto sta in posizione a pressione e basta tirare per sfilarla.
Una volta tolta, si butta: a differenza di altre parti non è riutilizzabile perché subendo l'azione diretta del sole deteriora molto prima del resto.
Quando le viti sono particolarmente rognose, o girano a vuoto nel marcio, aiutano WD-40 e taglierino (mettendolo con la lama perpendicolare al filetto).
L'estremo rimedio è trapanarle, non importa se nel farlo di allarga anche il foro nel profilo perché si può mettere una vite più grossa, o forare un altro punto.
È molto importante rimuoverle senza stortare i copribordo, specialmente verso destra o sinistra.
Se succede, si possono raddrizzare avvitandoli progressivamente ad un legno dritto (scaldarli con la PISTOLA AD ARIA CALDA o il CANNELLO per poi raffreddarli bruscamente aiuta).
Lateralmente però non hanno buchi: si può provare con i MORSETTI, ma se non basta diventa necessario forarli (poi si STUCCANO).
Tutto questo si può fare direttamente durante il rimontaggio, ma il rischio è di sforzare eccessivamente su legni magari già datati che devono durare ancora tanti anni.
Con quest'ultimo puliamo tutti i residui dalla superficie, sgrassiamo con ALCOL e rifiniamo con SGRASSATORE UNIVERSALE.
In caso di dubbi è possibile sollevare la copertura del tetto e dare un'occhiata alla struttura sotto: si possono scoprire principi di INFILTRAZIONI, o sostituire travetti non ancora marci ma intaccati.
Valutiamo ora cosa cosa prendere nuovo e cosa riutilizzare, con la certezza che almeno il MASTICE deve essere nuovo.
La guarnizione in gomma si può pulire e stenderci il butilico, oppure prenderla direttamente già PRONTA da montare.
Alcuni non concordano con il riutilizzo perché è impossibile far coincidere i buchi con i fori precedenti.
Sopra la guarnizione vanno rimesse le RILOGHE AD L fissate con VITI IN ACCIAIO INOX con una goccia di SILICONE ACETICO sul filetto per avere una sigillatura totale
Quando una vite non tira e gira a vuoto, si provano ad aggiungere dei fili di rame nel foro (presi da un CAVO ELETTRICO) per aumentare la presa.
Se non basta, si prova con una vite di diametro maggiore e ,come ultima opzione, si fa un nuovo foro nel copribordo a qualche cm dal precedente.
Se anche così non si risolve il problema e più viti non tirano, verosimilmente stanno lavorando nel marcio: bisogna perciò aprire e controllare come suggerito prima, perchè anche solo una zona di pochi cm basta a vanificare tutto il lavoro.
Importantissimo controllare che copribordi e guarnizione siano perfettamente accoppiati e non ci siano punti molli, o vuoti (specialmente sulla curva della mansarda).
Le viti vanno tirate in modo progressivo: fare più passate usando la frizione del trapano via via più dura per poi finire a mano è il modo migliore per fare un lavoro preciso.
Se si vogliono verniciare i copribordo, è meglio farlo dopo averli montati perché prima verranno maneggiati molte volte ed è inevitabile segnarli.
Infine la scanalatura centrale va coperta con una guarnizione copriviti nuova, o coperta con del SIKAFLEX 521UV (il grigio chiaro è fatto apposta).
AGGIUNTIVE
Ricordiamo che si possono fare su profili rigidi: bordi delle FINESTRE con telaio autoportante come QUESTE, PRESA ELETTRICA e BOCCHETTONE...
Si comincia pulendo e sgrassando la superficie di applicazione, quindi con un NASTRO DI MASCHERATURA (va bene anche lo SCOTCH CARTA) se ne delimita il perimetro.
L'ideale è lasciare uno spazio libero su tutti i lati largo circa 1cm in cui applicare il sigillante, ovvero 2 strisce parallele continue di scotch.
Alcuni accessori hanno angoli curvi o sono direttamente tondi: il modo migliore per applicare la mascheratura è coprire con il nastro un'ampia zona, tracciarci sopra la giusta linea e rifilare con il BISTURI.
Finita la fase preparatoria, arriva quella della stesura vera e propria.
Si usa un sigillante poliuretanico resistente ai raggi UV, il più famoso per questi tipi di lavori è il SIKAFLEX 521UV ma esistono anche il 522 sempre di SIKA e il DEKASIL MS-1 di DEKALIN.
Con la PISTOLA si stende un filo di sigillante, il più uniforme possibile, lungo tutto il perimetro.
Tenendolo costantemente bagnato con una soluzione 2/3 acqua e 1/3 DILUENTE, si ripassa la striscia cercando di lisciarla e uniformarla il più possibile usando una SPATOLA o un GUANTO.
L'asciugatura dipende da vari fattori tra cui temperatura ed umidità, ma come linea generale si consiglia di lasciar riposare almeno un paio d'ore prima di rimuovere il nastro.
Nel farlo poi bisogna essere più regolari possibili evitando strappi e scossoni: va tirato verso l'esterno controllando che non vada a tirarsi dietro parte della sigillatura, rovinandola.
Se è venuta bene la si lascia così, ma la maggior parte delle volte è da ritoccare con il bisturi.
Si può aggiungere altro SIGILLANTE, oppure carteggiarlo e verniciarlo.
Eventuali cartucce avanzate possono essere usate per rinforzare le sigillature sul tetto, in cui per ovvi motivi non è necessario andare per il sottile.
Tenere controllate le sigillature aggiuntive e rifarle periodicamente aiuta a tenere il camper in salute nel tempo, preservandone anche il valore economico oltre che funzionale.
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PREVENTIVO
E questo è tutto quello che ti sappiamo dire su cosa sono le sigillature del camper, a cosa servono e come rifarle!
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Ma oltre che nella parte teorica, vogliamo aiutarti anche in quella pratica.
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9 commenti
Sono un nuovo camperista ,ho appena acquistato un vecchio camper e l’ho fatto controllare in una officina specializzata,ora però vorrei fare le manutenzioni da me e grazie a voi ho un grande aiuto.grazie
Bravi! Grazie
Apprezzo tantissimo il vostro lavoro! sono camperista da pochi anni e queste guide sono fantastiche perche in zona non ho trovato un riferimento serio che faccia lavori simili.
quindi è necessario attrezzarsi in autonomia e avere delle guide fatte in questo modo è grandioso. ho speso diversi migliaia di euro buttati convinto di avere un servizio simile, con in cambio infiltrazioni enormi! ed ora mi devo tirare su le maniche per fare tutto per conto mio! tempo fa mi sono sentito dire: ma questa mania di rifare le sigillature ogni anno chi ve l’ha messa in testa?! quando c’è il problema ci pensi! questo è il livello in zona!
Molto utile per esperti e meno esperti. Ammirevole la vostra gratuita’ nello spiegare problematiche così delicate e interessanti. Complimenti !!!
Buongiorno, voglio ringraziare lo staff per l’impegno profuso.
Sono camperista da pochi mesi ed ogni informazione mi risulta preziosa per valutare eventuali migliorie da apportare al mio veicolo del 2006 .
Continuate così!!!
Cordiali saluti da Belluno